CHI SONO

Sono malato di moto.

Mi piacciono tutte ma preferisco quelle che hanno sacrificato qualche orpello originale o la conformità alle norme del codice della strada sull'altare dell'edonismo per l'esaltazione dell'ego del loro possessore. Moto mutilate? Non proprio.
Preferisco immaginarle, che Dio mi perdoni l'eresia, come le sculture che Michelangelo immaginava intrappolate nei blocchi di marmo. Moto liberate da quanto imposto dai diktat degli studi di marketing, dal politically correct, dalle normative ambientali, dalle regole imposte dai burocrati. Moto scostumate, irriverenti, esibizioniste, visionarie ma vere vive e pulsanti.
E senza fare distinzioni tra custom, bobber, streetfighter, racer replica ecc. ho voluto creare uno spazio virtuale in cui incontrarsi, confrontarsi, scambiarsi opinioni e sul quale proporre le proprie creazioni. Quache paludato bacchettone resterà inorridito ma ritengo che ogni prodotto dell'ingegno umano sia Cultura. Inviatemi le foto delle vostre creature e un commento sull'iter mentale e operativo che ha condotto all'evento.
Da me l'ingresso è libero.

Qualcosa su cafè sport



APPUNTI DI VIAGGIO

APPUNTI DI VIAGGIO


Finora ho parlato solo e soltanto di moto, delle moto che mi piacciono o che mi sono piaciute, mai niente di personale.
Ma io vivo la moto; con lei, quando posso, parto per piccole o grandi avventure, piccoli o grandi viaggi, alla ricerca di piccole o grandi emozioni.
Parto con la meta mai ben definita, io, la moto, la libertà di decidere la direzione ad ogni bivio guidato da una sensazione, da un odore, da un panorama o semplicemente dall'istinto.
La visiera del casco alzata, gli stivali ad una spanna dall'asfalto e il canto del motore nelle orecchie.
Ho deciso di tenere un piccolo diario delle mie uscite.
L'intento non è quello di segnalare itinerari ma di comunicare le sensazioni e le emozioni di piccole esperienze di ordinario motociclismo.